Descrizione
Nel 1907 il circo fa tappa anche in Belgio, proprio a Ghent (lo stadio attuale è stato costruito sul prato che allora ospitò i tendoni del circo): l’evento rimase molto impresso nella memoria degli abitanti, e anche la squadra di calcio decise di raffigurare nel proprio logo la testa di un indiano, a “perenne memoria” dell’evento. Ma anche Arthur Van Den Bossche rimase “bruciato” (oltre che colpito) dalla presenza del circo in città. Arthur aveva aperto il proprio birrificio nel 1897 a St. Lieven-Esse, pochi chilometri da Ghent, e in occasione dello spettacolo che Buffalo Bill & Co. facevano da quelle parti, andò, con tutti i suoi operai, suoi ospiti, a vedere l’esibizione, lasciando (racconta Bruno Van Den Bossche, attuale proprietario dello storico birrificio delle Fiandre) un ragazzotto “a guardia” degli impianti di cottura. Il ragazzo, per inesperienza e/o distrazione e/o poca voglia di lavorare, lasciò che la birra “bollisse” troppo, o comunque oltre i normali tempi di cottura, tanto che Arthur e gli operai, al loro ritorno in fabbrica, si trovarono di fronte ad un mosto ben più zuccherino/caramelloso e tostato del solito. Superato lo sconcerto e il disappunto iniziale, si accorsero tutti che la birra era comunque più che gradevole e beverina, cosicché fu deciso all’impronta di imbottigliarla comunque, e di venderla con il nome celebrativo di Buffalo.
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